Greenpeace a favore di una pesca equa e rispettosa dell'ambiente marino
Secondo l’associazione ambientalista diverse aziende, tra cui Rio Mare che è ai primi posti nella vendita in Italia, utilizzano metodi distruttivi per la pesca del tonno.
Infatti, la pesca con i FAD, degli oggetti galleggianti utilizzati per concentrare i pesci, causa il depauperamento della fauna ittica. Questo perché tali oggetti determinano non solo la cattura di esemplari giovani di tonno, ma anche di numerosi altri animali marini, ivi compreso tartarughe e squali, specie ritenute in pericolo. Greenpeace stima che per ogni 9 chilogrammi di tonni catturati si pesca 1 chilogrammo di altri animali "indesiderati".
Greenpeace sta lanciano una campagna di raccolta firme per chiedere a Rio Mare di adottare metodi di pesca sostenibili per tutti i suoi prodotti. Infatti, Rio Mare si è già impegnato a usare tonno pescato con metodi sostenibili (quali canna o reti senza FAD) nel 45% dei suoi prodotti. Ma una "qualità responsabile" a metà non esiste, dice Greenpeace. Così il lancio della petizione che è possibile firmare attraverso il seguente link:
Scrivi all'amministratore delegato di Bolton Alimentari, l'azienda che produce le scatolette Rio Mare, e chiedigli di adottare gli stessi standard per il 100% dei suoi prodotti.
Goccia Napoli, a favore di metodi di pesca alternativi ed eco-sostenibili, ha aderito alla petizione lanciata dall’associazione ambientalista. Firma anche tu!
Dario Siniscalco
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